L'edificio è un tipico esempio di quell'architettura chiamata brutalismo; il grande architetto ha applicato le sue teorie dei 5 punti dell'architettura ed ha progettato secondo il modulor.
A causa dell'impianto formale utilizzato, non è immediatamente riconoscibile come convento. La costruzione è tutta in calcestruzzo armato grezzo, volutamente senza modanature né altri elementi decorativi. Si sviluppa in modo decisamente lineare e con l'utilizzo dell'angolo retto, sempre tenendo come punto fermo il tetto–giardino. Le aperture sono lunghe e strette, quasi sempre sviluppate verticalmente.
È costruito in una valle in forte discesa circondata da foreste e da pianura; per dare un aspetto meno massiccio alla struttura si è scelto di appoggiare la massa del convento su pilastri di varia altezza data la pendenza del terreno. Al suo interno vi sono cento celle per i monaci. Ancora sotto si trovano le sale studio, più in basso i refettori e infine, a contatto con il suolo, le cucine.
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