lunedì 15 agosto 2011

don Giulio, 15 agosto, festa della Madonna assunta in cielo

RIFLESSIONE

MARIA, IL SOGNO DI DIO

Uno scrittore inglese (Guynniver) ha scritto: "Ognuno guardi all'Assunta e prenda il volo!". 

Anche noi guardiamo al cielo seguendo Maria e prendiamo il volo.

Come al centro della primavera c'è la Pasqua,
così al centro dell'estate, c'è questa "pasqua mariana",
rivelazione stupenda di amore, di speranza e di vita.
Maria è come Dio sogna l’uomo.
Maria è come l’uomo sogna di arrivare a Dio.

Maria oggi ci dice che quando c’è di mezzo Dio
il sogno diventa una possibilità concreta,
anzi sognare diventa addirittura un dovere!

Però se ci guardiamo intorno o ci guardiamo dentro
ci viene subito da dire: “Troppo bello per essere vero!”

Ci sono momenti in cui per quanto per quanto frughi
negli angoli più reconditi del tuo essere
non riesci a trovare neppure una briciola di gioia:
il cielo pare svuotato e abbassi gli occhi alla rassegnazione.

Ci sono situazioni in cui le persone che ti circondano
non ti offrono che motivi di delusione, o magari di disgusto:
l'orizzonte non è più azzurro perchè dense nuvole grigie lo chiudono.

Ci sono giorni in cui guardando alle pagine della cronaca
non trovi nulla che possa legittimare un sorriso:
ti raggomitoli su te stesso e nulla ti fa sollevare.

Il difetto più grande di noi cristiani oggi è quello di accettare la realtà così come è.
Il peccato più grave è quello di aver smesso di sognare.
Il sogno è ciò che ti impedisce di continuare a dormire
perché ti sveglia e ti mette in piedi.
Quando nella storia del mondo è successo qualcosa di nuovo
ciò è avvenuto solo grazie a dei sognatori inguaribili
che si ostinavano a immaginare una realtà diversa. Nonostante tutto.

La nostra colpa più grave, ci dice oggi Maria abitando il cielo,
sta nel non saper o voler fare sogni belli, esaltanti.
Sovente la qualità del nostro vivere risulta scadente
perché abbiamo paura di sognare cose grandi, cose troppo belle per non essere vere.

“Sognare” nella Bibbia è la stessa parola di "estasi" e significa “sperare”.
Per chi crede in Dio “sperare” è ascoltare i sogni.

Molti invece pensano che sperare significhi aspettare:
aspettare un colpo di fortuna, una circostanza favorevole, un aiuto da qualcuno.

Speranza non vuol dire solo attesa di un futuro diverso,
ma innanzitutto è possibilità di progettare il presente.

Chi vive la speranza che Cristo insegna
non sta ad aspettare l’arrivo di un mondo nuovo più bello
ma non esita a sporcarsi le mani per costruirlo.
I sogni non riempiono solo la testa,
ma sporcano le mani e muovono i piedi.

Sognare non è gingillare belle idee sul futuro
ma cominciare a vedere il presente come compito da realizzare,
da prendere sul serio… cominciando da casa nostra!
E’ lì che bisogna cominciare a cambiare il mondo!

Maria ci insegna che Dio ci consegna dei sogni.

E’ questo il suo metodo inconfondibile per tenerci svegli
per evitare che ci addormentiamo nella rassegnazione
o che ci lasciamo chiudere gli occhi dallo scoraggiamento.

Allora la benedizione della Madonna Santissima, assunta in cielo,
sia in questo ferragosto sentire il sua voce dolce di mamma
che dal cielo viene a sussurrare a ciascuno di noi:
sogni d’oro!

Se intorno a noi c'è il buio della notte,
se dentro di noi c'è freddo tanto da volerti solo chiudere a riccio,
la benedizione della Madonna Santissima giunga come tenera voce
che ci sussurra: sogni d'oro!

Sarà così che la nostra realtà quotidiana si riempirà di cielo.

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