domenica 14 marzo 2010

La vita: il dono.

Noi, ognuno di noi, è portatore del dono più grande: il dono della vita. Vita non chiesta, non voluta: vita donata.
Donata da Colui, il Solo, che tutto può: di colui che E'.
In Lui TUTTO.
In Lui è l'inizio e la fine di ogni cosa.
Lui a priori: Lui che ci ha amati, desiderati, proprio voluti prima che " fossimo tessuti nel seno materno.".
Lui pensa a tutto per tutti e proprio per ognuno: tutti belli ai Suoi occhi.
Tutti singolari: unici.
Tutti a Sua immagine e somiglianza e parte di Lui.
Se avessimo chiaro il poco - che è quanto ci basta - della concezione di chi è Dio, di chi è Dio per ognuno di noi, proprio di "Chi è Dio per me", vivremmo bene. Molto bene.
Non ci affanneremmo per le cose del mondo!
Vivessimo bene la bellezza della Sua PAROLA, avremmo tutto. Tutto per vivere bene giorno per giorno, proprio attimo dopo attimo, tutta la nostra vita. Le gioie ed i dolori della vita.
Dolori che avrebbero quel sapore bello, buono dell'Amore.
Del Suo Amore proprio manifesto in tutto, dove nella prova, l'occasione di dimostrare a Lui
l'abbandono vero alla Sua volontà: volontà buona, volontà salvifica!
Lui bene assoluto, salvezza per ogni uomo.

23 agosto 2007...verso "la source"... la sorgente a cui avevo rinunciato il giorno prima, temendo il temporale ormai prossimo...essendo molto lontana dal monastero di Chalais...cominciano a scendere goccioloni dal cielo! Mi arresto, mi rivolgo al cielo e dico: "E' certo che oggi alla sorgente voglio arrivare! e non rinuncio! Se vuoi che torni a casa inzuppata, fà piovere; se ti dispiace, che non piova ora, qui.". Abbasso lo sguardo ed ecco questo cuore!...penso sia una goccia d'acqua! E' troppo bello. Prendo il cellulare e scatto subito una foto, prima che possa asciugarsi la goccia, se goccia è! Poi mi chino, raccolgo il sasso, lo prendo in mano con trepidazione: è bellissimo! Con amore, con attenzione, lo ripongo nel mio zainetto e vado avanti: la strada si interrompe di lì a poco! sento il gorgoglìo dell'acqua che scorre lì sotto, ma non arrivo alla sorgente. Alla fine, anche il giorno prima, se non avessi dubitato di Lui e mi fossi arresa all'evidenza del temporale in arrivo e fossi andata avanti, sarei stata lì!erano solo pochi passi!...ma non avrei goduto della gioia di questa esperienza: dello squarcio di cielo che si apre tra le nuvole grige ed appare "la barca" che subito mi riporta a Pietro! a Pietro che teme il  mare in burrasca,mentre Gesù, tranquillo, dorme... è questa: è bellissima.
Immortalo subito con una foto, prima che tuttoscompaia!
E' giovedì 22 agosto 2007 e riprendo il cammino di ritorno verso casa.

...questo lo studio di Padre Lacordaire...dove ho potuto lavorare...di fronte

al suo ritratto 

I DOMENICANI 1844 - 1881


Nell’ aprile 1844, il Padre Lacordaire, che ristabilisce l’Ordine domenicano in Francia, acquista la tenuta di Chalais e vi sistema novizi e studenti francesi portati con sé dall’Italia. Chalais divenne allora in Francia il primo convento di studi dei Frati predicatori.
Nel 1859, il Padre Lacordaire lo trasferi’ a St Maximin (Var). Chalais ospiterà di nuovo i padri del Terz’Ordine insegnante fondato dallo stesso Lacordaire, e poi una casa di vacanze per i Domenicani.
Nel 1887, venduta a un industriale di Grenoble, Chalais torna ad essere una proprietà privata.

(Notizie tratte dal sito http://www.chalais.fr/    nello specifico: www.chalais.fr/article.php3?id_article=36)





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