sabato 24 aprile 2010

Sabato 24 aprile 2010

Sono giornate di forte fermento politico: più del solito.
E allora penso alla bellezza della "Cosa comune. ".
Cosa comune che è il bene dell'altro!
Il bene a cui tutti dobbiamo tendere: tutti chiamati l'uno per l'altro a fare l'uno per l'altro per arrivare al bene comune, alla cosa per tutti: cosa che è casa, che sono le cose!
E' mio, è tuo: è nostro!
Mi voglio bene di più quando delle mie cose ti rendo partecipe, quando mi pre-occupo di te: prima penso a te, solo dopo a me!
Mi pre-occupo di te come persona e di quanto per la tua persona è cosa buona: la salute, loa casa, le cose!
Il pezzo di pane, il tetto sulla testa: contribuire al tuo bene.
Il tuo bene.
E allora mi è facile, molto facile pensare alla "cosa pubblica", al governo della cosa pubblica.
E interessarsi delle cose di tutti, per il bene di tutti è cosa bella!
Interessarci della cosa per fare bene tutte le cose!
E ben venga la contrapposizione: la politica del governo e della "sana" opposizione interna ed esterna!
Tendere tutti al miglior bene: a questo siamo chiamati!
Nella "cosa dell'altro contrapposto" il nostro essere onesti deve riconoscersi per condividere la buona idea, la proposta o per ri-proporre l'alternativa dove la proposta non fosse consona alla risposta del bisogno: dove l'attesa del miglior bene pèer l'altro, fosse dis-attesa!
Approvare, condividendo, o ri-proporre la miglior soluzione alla proposta che non risponde all'esigenza!
Sempre il nostro agire buono dev'essere per la ricerca del meglio.
... non c'è colore politico che possa permettersi di perdere tempo, di giocare sui bisogni di chi ha necessità di essere aiutato!
Il bene è bene per tutti e nella giusta contrapposizione ogni buon fine così è raggiunto!
E così davvero sia.

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